GIUSTIZIA
PER ELISABETTA
Cronaca di una morte annunciata e della verità ancora negata

Avviso
agli internauti
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Questa pagina nasce dalla storia vera di Elisabetta, e dal desiderio di impedire che altri vivano lo stesso dramma.
Raccoglie fatti e battaglie legali, racconta le informazioni che ogni paziente dovrebbe conoscere
L'idea di giustizia è sempre un'approssimazione alla verità dei fatti: a volte la centra o la sfiora, in altri casi rimane molto lontana,
così come l'informazione o addirittura la storia possono raccontare episodi del tutto diversi da come avvenuti.
La medicina è una scienza ancora inesatta, condizionata da abbagli
e gravi errori talvolta evitabili, ma pure in fortissima e rapida evoluzione,
che può rendere fattibile quel che fino a ieri sembrava impossibile.
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Se vi propongono l'estrazione di un fibroma, fatevi spiegare con cura la tecnica che verrà utilizzata.
Prestate particolare attenzione se vi consigliano la laparoscopia con morcellazione, significa frammentare
il fibroma per estrarlo: ma se racchiuso vi è un qualche tipo di tumore, le cellule cancerogene si diffonderanno
e nessun metodo per prevenire questa disseminazione è efficace al 100 per cento. Servono esami accurati,
precedenti all'intervento, per escludere la degenerazione maligna della formazione,
accertamenti che non sempre vengono effettuati prima dell'operazione chirurgica
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Il blog "la battaglia legale" vuol semplicemente mettere in fila un contenuto dopo l'altro così come si sono registrati:
qui si possono leggere i particolari (depurati dai dettami della privacy) in modo integrale,
interpretare quanto accadde in quella sala operatoria e quanto non si vorrebbe rendere noto,
nascondendo o sostituendo gli originali delle cartelle cliniche
e consegnando filmati alterati, con tempi di registrazione incongruenti.
Ogni richiesta di atti originali, di fede pubblica privilegiata, sono stati ignorati
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Nella banale isterectomia di Elisabetta fu utilizzata senza dircelo la tecnica della morcellazione,
che ne disperse le cellule maligne di un sarcoma, ancora allo stadio I, incapsulato nel fibroma, trasformandolo così
in stadio IV. Il suo calvario fu straziante, con altissima probabilità avrebbe potuto vivere molto di più
dei 34 mesi che la frammentazione della neoplasia le lasciò
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La lettura potrebbe avere un qualche interesse anche per chi studia medicina o per i tirocinanti di chirurgia, per analizzare
ciò che non bisogna fare in casi del genere prima dell'intervento, durante l'intervento e nei giorni successivi,
il rispetto della deontologia professionale che imporrebbe l'informazione al paziente anche dopo l'errore
Gli atti della battaglia legale che è seguita alla scomparsa di Elisabetta potrebbero rappresentare un approfondimento
su un caso reale per gli studenti in giurisprudenza o per chi intenda dedicarsi alla professione medico legale
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L'auspicio è che la lettura possa essere utile
a scongiurare altre agonie e altre morti evitabili come quella subita da Elisabetta
L'orizzonte di questa comunicazione saccheggia umilmente il Talmud:
"Chi salva una vita salva il mondo intero"
Fatevi spiegare con precisione come si intende intervenire sul vostro corpo,
nella sfortuna della malattia
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